recensione a “The Queen of the Tearling” di Erika Johansen

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Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo del libro del momento, “The Queen of the Tearling” di Erika Johansen.

Kelsea è l’erede al trono del regno del Tearling, ha vissuto nascosta per diciannove anni e ora è giunto il momento di salire al trono. Il reggente, suo zio, è intenzionato a non cederle il potere e ha mandato degli uomini ad ucciderla… riuscirà Kelsea a salire sul trono e a restarci?

nel piattino abbiamo: fantasy classico   con un pizzico di: distopico

The Queen of the Tearling 

(The Queen of the Tearling)
Erika Johansen
Edito da Multiplayer Edizioni (giugno 2015)
Pagine 387
€ 19,00 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio verso il castello in cui è nata, per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Determinata e coraggiosa, Kelsea adora leggere e non somiglia affatto a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Protetta dal gioiello del Tearling uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici – e difesa dalla Guardia della Regina – un gruppo scelto di cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus – Kelsea ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per sopravvivere alle cospirazioni dei nemici, che proveranno a impedire la sua incoronazione con agguati, tradimenti e incantesimi di sangue. Una volta diventata regina, e nonostante il nobile lignaggio, Kelsea si dimostra troppo giovane per un popolo e un regno dei quali sa ben poco, oltre che per gli orrori inimmaginabili che infestano la capitale. Kelsea deve scoprire di quale tra i suoi servitori fidarsi, perché rabbia e desiderio di vendetta si annidano fra i nobili di corte e perfino fra le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea sarà chiamata ad affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la farà diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere!

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.

Pronti a scoprire il regno del Tearling? Per una volta devo ammettere di aver tenuto conto di diversi aspetti, non solo legati alla trama ai personaggi e allo stile di scrittura, nel dare il mio voto. La storia di “The Queen of the Tearling” è interessante e da sola avrebbe preso decisamente un voto positivo ma non ho potuto non tenere conto della splendida edizione dando un quarto di punto in più.

Kelsea è l’erede al trono, quando aveva solo un anno, sua madre, la regina Elyssa, l’ha allontanata da palazzo. Alla morte della regina, al trono, è salito lo zio della ragazza in qualità di Reggente. La ragazza è cresciuta senza la compagnia dei suoi coetanei e attende con ansia e timore il giorno del suo compleanno. Il romanzo inizia proprio il fatidico giorno dell’arrivo delle guardie della regina, capitanate da Lazarus detto Mazza Chiodata, per scortare Kelsea a palazzo. Kelsea si rende conto che le sue stesse guardie hanno una pessima opinione di lei e scopre di non sapere quasi nulla del suo paese. Il Tearling vent’anni prima è stato invaso dai Mort, guidati dalla Regina Rossa, sono arrivati fino alle porte del castello e hanno stipulato un famoso Trattato firmato dalla regina. Il viaggio verso il palazzo reale è pieno di insidie, inseguiti da un gruppo di Caden (sicari), assoldati dal Reggente, Kelsea e le sue guardie finiscono prigionieri del principe dei ladri: Fetch. Egli odia il Reggente con tutto se stesso ma, per evitare il caos provocato da un vuoto di potere, ha atteso l’arrivo di Kelsea, vuole vedere di che pasta è fatta la ragazza prima di decidere cosa fare. Fetch è misterioso, pericoloso… e affascinante. Gira sempre mascherato e si dice che nessuno l’abbia mai visto in volto eppure si rivela alla ragazza che si prende una cotta per lui.

Cominciamo a porci le prime domande assieme a Kelsea: se i Mort stavano vincendo la guerra perché hanno accettato di firmare il Trattato e andarsene? Il regno del Tearling versa in gravissime condizioni:  la popolazione è affamata, non c’è un esercito, il sistema giudiziario è corrotto. Ovviamente tutto questo mette in una pessima luce la madre di Kelsea. Raleigh era una donna debole e vanesia e per Kelsea sarà un duro colpo scoprire l’amara verità sulla madre che, sopratutto da bambina, ha idealizzato. All’arrivo alla fortezza, Kelsea vede una folla di persone davanti al castello, ci sono dei soldati e delle grandi gabbie. La ragazza rimane paralizzata e allibita di fronte alla vista dei suoi sudditi prigionieri. Il prezzo della pace. Il Trattato firmato dalla madre di Kelsea prevede che il Tearling paghi al Mortmesne un tributo…. in esseri umani! Uomini, donne e bambini che verranno venduti come schiavi!

Kelsea non può tollerare una cosa simile e decide di fermare tutto. Ed è proprio in questo momento che il suo gioiello, il diamante che porta al collo, simbolo del sovrano, comincia a brillare sprigionando un potere incredibile.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Kelsea è una ragazza forte e determinata disposta a tutto per salvare il suo regno. Riesce a sopravvivere a diversi attentati e a salire sul trono. Suo zio è un uomo debole che si è lasciato consumare da tutti i vizi possibili e immaginabili. Thomas si è sempre sentito inferiore rispetto alla sorella Raleigh e ha sottovalutato la nipote.

Tra i nemici di Kelsea c’è anche il Santo Padre viscido capo della Chiesa di Dio che invia padre Tyler a spiare la giovane regina. In realtà, padre Tyler è un brav’uomo che si rende conto delle buone intenzioni della ragazza, decidendo di aiutarla. Alla corte di Kelsea si aggiungono Andalie, una donna col dono della premonizione, salvata da un marito violento, Arliss tesoriere mago nell’arte di far quadrare i conti e Marguerite schiava di Thomas liberata dalla protagonista, una donna bellissima e orgogliosa che da questo momento sarà la più devota aiutante di Kelsea. I misteri da svelare sono molti a partire dall’identità del padre di Kelsea: nessuno sa chi sia. E credo che, quando si scoprirà la sua identità… beh immagino che rimarremo a bocca aperta. La Regina Rossa è un’altro mistero: qual’è il suo vero nome? Come fa a essere immortale? La Regina Rossa non è… crudele, quello che fa ha delle ragioni precise. Agisce perchè conviene al suo regno. L’economia del Mortmesne si basa sulla vendita di schiavi, quindi non può rinunciarvi così come non le interessa conquistare il Tearling perché gestire una colonia è un impegno e una seccatura.

La magia è poco presente nel romanzo e l’unica che può usarla è la Regina Rossa, anche se Kelsea ha delle visioni, probabilmente grazie al potere del gioiello. La Regina si serve dei bambini per evocare una creatura oscura (un demone o un’ombra? Non è chiaro) droga i piccoli e fa loro un taglio poi evoca l’essere. La creatura succhia il sangue della vittima sacrificale, uccidendola… e non è bello. Il bambino morto ha la schiena inarcata innaturalmente, un braccio ritorto, le orbite vuote e spalancate colme di uno strano liquido… Perché il demone non vuole che la Regina Rossa uccida Kelsea? Cos’ha in mente per lei?
E il Passaggio? Che cos’è successo di preciso?  Io ho intuito che, a un certo punto nella storia, per qualche motivo, parte della popolazione ha attraversato un Passaggio via mare dal nostro mondo a un’altro. Viene spiegato che si sono perse le conoscenze mediche ma che si stanno riscoprendo le droghe e l’uso della polvere da sparo. Da molti riferimenti capiamo che il Tearling è costituito dagli ex-Stati Uniti mentre il Mortmesne ha occupato la Nuova Europa. Ma vorrei saperne di più. Di chi è il volto che Kelsea ha visto nello zaffiro? Una fantasma imprigionato nel gioiello? Chi si cela dietro la maschera di Fetch? Poco prima di morire, il Reggente lo vede in volto, lo riconosce, sgomento, perché quell’uomo dovrebbe essere morto quindi: chi è Fetch? Il finale lascia molte questioni in sospeso. In conclusione: la storia è ben scritta, scorrevole, un buon mix tra fantasy e distopico. Avrei preferito che l’autrice spiegasse qualcosina in più così avrei potuto apprezzare meglio la storia. I personaggi principali sono ben delineati, ci sono diversi capitoli scritti dal punto di vista di altri personaggi (la Regina Rossa, il Reggente, Fetch, Padre Tyler) che consentono di capire ciascun personaggio. Decisamente un bel libro con bellissimi disegni e una mappa a parte che, da soli, meritano l’acquisto. Davvero un’edizione più bella di questa a un prezzo così buono non esiste. Complimenti alla Multiplayer.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
Erika Johansen ha studiato allo Swarthmore College della Pennsylvania prima di iscriversi al famoso Iowa Writers Workshop, dove si è laureata in Belle Arti. In seguito è diventata avvocato. The Queen of the Tearling è il suo primo romanzo. Erika vive a San Francisco, in California.

Saga del Tearling

1. The Queen of the Tearling (The Queen of the Tearling)
2. The Invasion of the Tearling (The Invasion of the Tearling)
3. The Fate of the Tearling (The Fate of the Tearling)