Recensione a “Rebel. La nuova alba” di Alwyn Hamilton

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Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi parlo dell’ultimo romanzo della trilogia Rebel of the Sands: Rebel. La nuova alba. Siete pronti a tornare per l’ultima volta nel deserto assieme ad Amani e Jin?

Date uno sguardo al nostro dreamcast qui 😉

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Rebel. La nuova alba

(Hero at the Fall)
Alwyn Hamilton
Edito da Giunti Editore (15 novembre 2017)
Pagine 384
€ 16,00 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta. Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni. Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.

Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
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Ho adorato quest’ultimo volume di Rebel, adoro il modo con cui l’autrice ha mischiato mito e favola nella sua storia rendendo i suoi personaggi parte della leggenda. Con le sue parole, Alwyn Hamilton mi ha trasportato ancora una volta nel suo magico mondo fatto di sabbia, magia e Djinni, tra leggende, incantesimi e battaglie.

Il Sultano ha intrappolato la città di Izman dietro a un muro di fuoco Djinni, fuoco magico imbrigliato per tenere lontani i Gallan, gli invasori che il Sultano ha prima sfruttato e poi scacciato. Oltre il muro di fuoco, persi nel deserto, ci sono gli altri ribelli e Ahmed, il Principe Ribelle di cui tutti hanno bisogno. Amani è coraggiosa, leale e tenace ma non ha chiesto lei di diventare, improvvisamente, il capo dei superstiti della ribellione. Si sente assolutamente inadatta a guidarli eppure tocca a lei, un passo dopo l’altro, condurli alla ricerca del loro Principe, sperando che sia ancora vivo.
I loro compagni sono stati portati ad Eremot un luogo che esce fuori dalla leggenda, quello dove è apparsa per la prima volta la Devastatrice di Mondi e dove è stata poi imprigionata dietro al muro di Ashra. Finché il muro di Ashra resterà in piedi, la Devastatrice di Mondi sarà prigioniera, come ha fatto il Sultano a condurre i suoi prigionieri in un luogo precluso a tutti e come faranno Amani e gli altri a liberarli? Il Sultano sembra sempre un passo avanti a loro ed ogni tentativo dei Ribelli finisce con la perdita di altre vite tanto che rimangono solo in sette; sette ribelli contro il Sultano e il suo esercito.
Fuori dalla barriera di fuoco Djinni si stanno creando alleanze pericolose, Albi e Gallan, da sempre in lotta tra di loro, potrebbero presto allearsi. I due popoli potrebbero unire le forze contro un solo nemico: il Sultano. Il Miraji è dunque destinato a finire dilaniato dalle potenze straniere?
Il Sultano, anche se, in altri casi, si è dimostrato in grado di comprendere e prevedere le reazioni dei suoi nemici ha forse sottovalutato la situazione? Il fuoco dei Djinni può davvero proteggerli per sempre? Finora, il Sultano ha dato al popolo quello che serviva per tenerlo a bada, gli ha dato lo spettacolo delle gare dei Sultim e storie da raccontare attorno al fuoco ma adesso, prigionieri dell’inquietante barriera di fiamme, sempre più persone cominciano a dubitare del suo operato.
Amani si sente tradita dal suo potere, tutte le volte che prova a richiamare la sabbia, il dolore al fianco diventa insopportabile, ormai, la magia era diventata parte di lei, la ragazza vi faceva affidamento e non poterla più usare è terribile. Ho apprezzato che, per una volta, l’eroina della storia non diventasse anche il capo della Ribellione. Amani è una ragazza forte e combattiva ma non vuole avere il peso del comando sulle sue spalle, si sente inadeguata a prendere decisioni di vitale importanza, decisioni che spetterebbero ad Ahmed, se solo fosse lì con loro. Una delle cose che si comprende con maggior chiarezza nella prima parte del romanzo è come, senza Ahmed e Shazad, la Ribellione non funzionerebbe. Ahmed non è solo un principe, è il cuore pulsante della Ribellione colui che ha la forza di assumersi la responsabilità delle sue decisioni. I ribelli hanno bisogno di lui più che mai: riusciranno a trovare un modo per entrare ad Eremot? E, soprattutto, riusciranno a uscirne?

Amani dovrà affrontare il suo passato, tornare a Dustwalk e parlare con sua zia Farrah, la donna che è la causa delle sue insicurezze, quella che l’ha cresciuta facendole credere di essere inutile ed è proprio qui che Amani riuscirà a lasciarsi davvero il passato alle spalle.
Ho amato molto come la storia si intrecci con le leggende e come finisca, alla fine, per farne parte. Le storie, passate di bocca in bocca cambiano, vengono abbellite, ingigantite e modificate per piacere di più a chi le racconta e la verità viene custodita da pochi.
Amani e Jin devono affrontare innumerevoli ostacoli: sultani, soldati, magia e antichi Djinni si metteranno sulla loro strada e Amani dovrà prendere una decisione terribile per il bene del Deserto. Farà la scelta giusta?

Un epico finale per questa bellissima trilogia. “Rebel. La nuova” alba mi ha regalato il finale che desideravo per questa storia, mi ha condotto nel deserto tra le sue creature fatte di sabbia e magia donandomi una storia di inganni e battaglie, dove bisogna stare attenti ad ogni parola che si pronuncia e dove il fuoco dei Djinni sta al fianco delle pistole. I personaggi sono intriganti e ben sfaccettati a ciascuno viene dato il giusto spazio e, anche se questo è l’ultimo libro, scoprirete nuovi lati del loro carattere. La scrittura fiabesca dell’autrice vi catturerà tra le pagine di Rebel ancora una volta regalandovi una lettura avvincente da divorare tutta d’un fiato. Amerete Amani e Jin.

“Mi disgregai tra le sue mani, e lui tra le mie. Entrambi esplodemmo in sabbia, polvere e scintille, fino a trasformarci in stelle infinite, abbracciate nella notte.”

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale è come quello delle leggende e delle fiabe, dove la protagonista che viene messa di fronte a una scelta impossibile: salvare il suo principe o l’uomo che ama?
Ho amato come l’autrice ha descritto i Djinni, gli immortali che crearono l’umanità, così simili ai mortali ma, per certi versi, così distanti da loro. Se il Creatore di Peccati cerca vendetta contro coloro che lo hanno imprigionato ed è disposto a ingannare e usare colei che lo ha liberato, i suoi compagni non sono da meno. I Djinni sono lontani dall’umanità che hanno creato e dai figli che hanno generato, non hanno misericordia e sono pronti a costringere Amani a una scelta terribile solo perché, ingannata dal Creatore di Peccati, ha portato al loro cospetto un’arma che può ucciderli. Nemmeno suo padre, Bahadur, sembra intenzionato ad aiutarla. Quando Amani decide di salvare la vita ad Ahmed lasciando morire Jin beh mi aspettavo un finale davvero tragico. Ahmed è il personaggio buono per eccellenza ma non è solo questo è un uomo che ispira gli altri, una persona che gli altri vogliono seguire e che ammirano ed è l’unico che può creare un deserto migliore, per questo gli altri ribelli sono pronti a sacrificarsi per lui.
Jin e Amani si sono legati l’uno all’altra e condividono lo stesso destino così, quando Bahadur pugnala Jin, anche Amani cade a terra. Finisce dunque così? Con i due innamorati che muoiono uno affianco all’altra? E se non tutti i Djinni fossero senza cuore?

Peccato non aver visto in azione la Devastatrice di Mondi a un certo punto credevo che si sarebbe risvegliata, c’erano tutti i presupposti e ne hanno parlato talmente tanto che mi aspettavo davvero di vederla… peccato.

Tra battaglie, Djinni e macchine infernali, Alwyn Hamilton ci regala un finale degno delle migliori fiabe. Una bellissima trilogia che consiglio a tutti gli amanti del fantasy.

serie Rebel of the Sands

  1. Rebel. Il deserto in fiamme (Rebel of the Sands)
  2. Rebel. Il tradimento (Traitor to The Throne)
  3. Rebel. La nuova alba (Hero at the Fall)

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5 Comments
  • FABRY
    2 Dicembre, 2017

    Bellissimo anche se avrei preferito un finale un poco diverso nonostante concordi con te sul fatto che era l’unico possibile. Spero che questa autrice scrivi presto una nuova serie, è davvero brava

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      3 Dicembre, 2017

      Mmm io mi aspettavo più che altro che un certo personaggio facesse la sua apparizione, mi è sembrata un’occasione sprecata, sinceramente. Che ne pensi?

  • Serena L.
    3 Dicembre, 2017

    Non ho letto tutta la tua recensione per non rovinarmi troppo la lettura ma da quello che ho letto sembra bello e sulla stessa scia dei precedente 🙂 non vedo l’ora di passare in libreria

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      3 Dicembre, 2017

      Sì è se ti sono piaciuti i precedenti vai tranquilla ^_^

  • Ellenita
    3 Dicembre, 2017

    Lo devo ancora prendere ma sarà mio assolutamente!!!

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