Recensione a “L’ultimo battito del cuore” di Valentina Cebeni
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Buon giorno cuplovers,
oggi vi parlo di “L’ultimo battito del cuore” di Valentina Cebeni, un romanzo sul lutto e sulla rinascita.
L’arrivo di Penelope a casa della sorella porterà a galla vecchi rancori e un passato mai dimenticato. Una storia incentrata sui sentimenti, sulla perdita, sulla rabbia e sul tentativo di riavvicinamento di due sorelle.
nel piattino abbiamo: love story / contemporaneo
L’ultimo battito del cuore
Valentina Cebeni
Edito da Giunti Editore (30 novembre 2013)
Pagine 301
ebook € 4,99 – cartaceo cover flessibile € 6,90 / € 12 rigida
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TRAMA DELL’EDITORE
Nell’incantevole campagna del Kent, Penelope non arriva per caso. Dopo la tragica scomparsa di Adam, il suo unico amore, in un incidente d’auto a cui lei è miracolosamente scampata, si lascia convincere a trascorrere un periodo di tempo nella magnifica tenuta di sua sorella Addison. Ma a casa dei Walker la situazione è tutt’altro che tranquilla. Il matrimonio tra Addison e Ryan, costretto su una sedia a rotelle, peggiora di giorno in giorno, così come l’umore della sorella, sempre più fredda, tagliente e scontrosa. L’unica consolazione per Penelope è prendersi cura del giardino da troppo tempo trascurato. Con l’appoggio di Ryan e l’aiuto di Tristan, il taciturno vivaista del paese, quel rettangolo di terra infestato da erbacce si arricchisce di una grande varietà di piante e fiori colorati. Tuttavia i violenti litigi con Addison, il tormento del ricordo di Adam e una serata fatale trascorsa con Ryan fanno sentire Penelope sempre più sola e in balìa delle onde del destino. L’unica voce a raggiungerla nel profondo è quella di Tristan, il primo uomo dopo Adam ad attrarla misteriosamente…
Valentina Cebeni ci regala una grande storia d’amore, gelosia, rancori e segreti mai confessati. La storia romantica e struggente di una donna in cerca della sua nuova strada.
RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO
Quasi quattro tazzine
L’ultimo battito del cuore, nonostante la cover in pieno stile romance, non è la classica storia d’amore è un romanzo particolare fatto di sentimenti complessi, di dolore, di voglia di ricominciare, di incomprensioni…
Penelope è caduta in una spirale di dolore dopo la morte del fidanzato, Adam. Nell’inverno del 2009 la coppia ha un terribile incidente d’auto, Penelope è in coma e, quando si risveglia, scopre che Adam è morto e che i suoi organi sono stati donati. Un colpo terribile che viene acuito dalla morte della madre, poche settimane dopo l’incidente mortale di Adam. Come riprendersi da un lutto simile?
Penelope non ci riesce, in realtà, non ci prova nemmeno e sarà la persona che meno si aspetta a darle una mano. Addison, la sorellastra che non vede da tempo, si presenta alla sua porta. Fin dall’inizio, Addison viene descritta come una donna decisa che mal sopporta chi si lascia andare ai sentimenti. Un vero e proprio “carro armato” sempre in movimento, precisa, abile, efficiente.
Addison ha una famiglia problematica. Dal primo marito ha avuto un figlio, il piccolo Leonard che soffre di mutismo selettivo, parla solo con la sua insegnante, e ha moltissime intolleranze alimentari mentre il suo secondo marito, Ryan, è costretto sulla sedia a rotelle dopo un brutto incidente.
Addison è una madre super-organizzata e ansiosa, la sua vita è concentrata solo sul lavoro e sul figlio, tra le sedute dallo psicologo, la preparazione di pasti salutari e i brunch con i vicini non le rimane tempo per altro. Il suo rapporto con il marito è in declino, Addison ne è consapevole ma non riesce a trovare la forza di lottare per lui, per il loro matrimonio: come sono arrivati a questo punto? A causa di una serie di decisioni sbagliate. Addison ha lottato per aiutare Ryan a riprendersi, si è sempre occupata di lui e ha finito per considerarlo alla stregua del figlio. Non lo vede più come il suo partner ma come un dovere e l’unica cosa che Ryan può fare è occuparsi di Leonard. E i sogni di Ryan? La sua carriera di oncologo è finita il giorno in cui è stato investito dal marito di una sua paziente ma non per questo Ryan dovrebbe smettere di vivere, perché non dovrebbe trovare qualcos’altro a cui dedicarsi? Perché sua moglie sembra volerlo relegare al ruolo del babysitter? Ryan ama Addison ma è stufo di dover lottare per avere un briciolo di attenzione da lei. L’arrivo di Penelope sarà una ventata d’aria fresca, una persona con cui Ryan può parlare e confrontarsi, qualcuno che lo ascolta.
Ryan è senza dubbio il personaggio che mi ha fatto più pena, ha perso l’uso delle gambe e il suo lavoro, che amava, il rapporto con la moglie si è trasformato in un incubo, la donna di cui si era innamorato non c’è più, è cambiata trasformandosi in una donna rigida che non gli presta più attenzione se non per rimproverarlo. Lentamente Penelope e Ryan si avvicineranno trovando un obiettivo comune: rimettere in sesto il giardino sul retro.
Ed è proprio per via del giardino che Penelope incontrerà Tristan, l’unico uomo che sarà in grado di far battere di nuovo il suo cuore, l’uomo nel cui petto Penelope pensa di ritrovare Adam.
Il passato torna presto a bussare alla porta e scopriremo quello che c’è stato tra le due donne, un passato di tradimenti, di affetto rubato, di accuse e di incomprensioni. Penelope è sempre stata la figliastra sconsiderata e bisognosa di attenzioni mentre Addison si sforzava di essere perfetta per aiutare la madre e, in cambio, ha visto l’amata Claire riversare tutte le sue attenzioni su Penelope. Dietro alla facciata della donna perfetta e sempre indaffarata c’è ancora la bambina gelosa della sorellastra, la bambina infuriata con la madre per aver preferito la figlia di un’altra a lei. La rabbia che Addison ha sempre provato per Violet (l’amante del padre) si è riversata su Penelope, quando, dopo la morte di Violet, il padre ha portato a casa la bambina. Le ombre di Violet e Claire incombono su Addison che non è mai riuscita a far pace con il passato. Addison e Penelope riusciranno, a distanza di anni, a chiarirsi e a mettere da parte i vecchi rancori?
L’ultimo battito del cuore è un romanzo profondo, i sentimenti dei protagonisti sono complessi e ben approfonditi ed è facile immedesimarsi in loro, peccato per il finale che mi ha lasciato l’amaro in bocca. Lo consiglio se cercate una lettura diversa dal solito dove a farla da padrone sono i legami tra i personaggi.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Mentre leggevo il romanzo devo confessare di aver provato il desiderio di dare una bella scrollata sia a Penelope che a Addison. Penelope soffre per la perdita di Adam e anche dopo aver incontrato Tristan e aver cominciato a provare qualcosa per lui non riesce a scrollarsi di dosso la tristezza.
Addison è incapace di vedere la sofferenza del marito e non farà il minimo tentativo per riavvicinarsi a lui e questo segnerà la vita di Ryan portandolo a un gesto estremo: il suicidio. Spinto dal senso di colpa per aver tradito la moglie e dal desiderio di non essere più un peso per lei, Ryan si toglie la vita, non avrei mai immaginato una cosa simile e la sua morte mi ha lasciato molta amarezza.
Penelope dovrà scegliere se partire oppure se rimanere con Tristan e io davvero pensavo che sarebbe rimasta, soprattutto dopo che, poche pagine prima, si rende conto di amarlo! Capisco il desiderio di cambiare e ricominciare ma confesso di non aver compreso del tutto la scelta di allontanarsi dall’uomo di cui, per sua ammissione, è innamorata. Non ha ancora dimenticato Adam, d’accordo ma avrei voluto che concedesse a Tristan una possibilità. Anche il rapporto con Addison ha bisogno di molti chiarimenti, per tutto il romanzo le due sorelle prima si avvicinano per poi allontanarsi quando il risentimento di Addison riemerge, è sempre lei a rinfacciare a Penelope il passato e le colpe di Violet, come se Penelope dovesse per forza essere uguale alla madre. Certo, la lettera di Addison lascia intendere che le due donne, prima o poi, si riconcilieranno e avranno l’opportunità di chiarirsi ma volevo qualcosa di più.
L’autrice descrive molte bene i sentimenti complessi che legano le due donne così come il dolore e il desiderio di andare avanti di Penelope. Una bella storia, ben scritta e con una buona caratterizzazione dei personaggi, sicuramente leggerò altro di questa autrice, se avete già letto questo libro e vi è piaciuto vi consiglio La Verità su di noi.
QUALCHE INFO SULL’AUTRICE
Valentina Cebeni vive a Roma, dove ha seguito studi classici. L’ultimo battito del cuore è il suo primo romanzo.
Lorenza B.
16 Agosto, 2016Sembra carino anche se in effetti la trama non è che mi attiri tanto
Lara
16 Agosto, 2016Me lo segno, magari lo prenderò dopo averlo sfogliato in libreria. Grazie per la recensione
strega del crepuscolo (Chiari)
8 Settembre, 2016Prego ^_^ spero ti sia stata utile.
Marta
16 Agosto, 2016Mi ispira molto, se costa così poco quasi quasi lo prendo sembra l’ideale come lettura sotto l’ombrellone 🙂
strega del crepuscolo (Chiari)
8 Settembre, 2016Sì la nuova edizione è davvero conveniente.
Simona zefilippo
17 Agosto, 2016Sembra bello
Mininova
18 Agosto, 2016Sono ancora indecisa :/ qualcosa mi ispira ma mi da l’idea che ci siano pochi colpi di scena
strega del crepuscolo (Chiari)
8 Settembre, 2016Colpi di scena… ce né uno davvero grosso. Ma solo uno, quindi dipende dal tipo di lettura che stai cercando.
Elysa Pellino
1 Giugno, 2017Anche questo libro è in lista, la trama mi incuriosisce moltissimo!!
Sono curiosa di scoprire in che modo Penelope affonti la sua vita, il lutto, l’amore, il legame con la sorella 🙂
Da leggere assolutamente!!
La tua recensione mi ha straconvinto, anche se per il finale un pò così 🙁
Vado a leggere la recensione de libro consigliato a fine post 🙂