Recensione a “L’ombra del mondo: la profezia dimenticata” di Vittoria Sacco

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Buon pomeriggio cuplovers,
oggi vi parlo del romanzo fantasy “L’ombra del mondo: la profezia dimenticata” di Vittoria Sacco.

Quattro terre, una per elemento, saggi, poteri della mente e una profezia segneranno il destino di Dunvel e di Erwan. Un libro che, purtroppo, presenta diversi errori.

nel piattino abbiamo: fantasy classico 01 - compulsivamente lettrice - 3 torta fantasy sul blog letterario de le tazzine di yoko

L'ombra del mondo-le tazzine di yokoL’Ombra del Mondo:
La profezia dimenticata

Vittoria Sacco
Edito da De Ferrari (18 novembre 2013)
Pagine 252
€ 16,00 cartaceo – € 3,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Il mondo parallelo è riemerso portando con sé un talismano legato ad una profezia e venti di guerra. Le Quattro Terre dovranno scindersi tra l’Alleanza del mondo parallelo, capeggiata dai quattro saggi e incentrata sul culto delle arti antiche e la sua antitesi, l’Impalpabile, sorretta dai maghi e dalle arti alchemiche. I due enti tenteranno una corsa sfrenata per avere dalla loro parte la detentrice del talismano che appartiene alla rara stirpe dei bambini prodigio, esseri con poteri sovrannaturali ed eredi degli antichi avi, fondatori delle Quattro Terre. I due eserciti si scontreranno innumerevoli volte incrociando la vita di diversi personaggi, tra agguati, storie d’amore e ricerche sulla prorpia identità. In uno scenario apocalittico e remoto che può sembrare tuttavia attualissimo, dove distinguere il bene dal male non sarà sempre così semplice, riuscirà la prescelta a lasciarsi guidare da sentimenti nobili e dal suo istinto per riportare le Terre in equilibrio?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Non ci siamo… una tazzina.
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Quando ho iniziato questo romanzo mi aspettavo un bel fantasy, ma fin dall’inizio sono emersi diversi problemi, la trama è molto classica e a tratti prevedibile, i dialoghi sono pessimi, alcune frasi le ho rilette più volte per essere sicura di aver letto bene perché non volevo crederci… ma… veniamo a noi.

Le vicende sono ambientate nelle Quattro Terre legate ai quattro elementi, a guidare le Terre per Guerriera con due spade- le tazzine di yokolungo tempo sono stati i Saggi, consiglieri dei sovrani e detentori di grandi poteri. Le Terre sono ora minacciate dall’Impalpabile un’organizzazione malvagia comandata da Gareth, dalla parte opposta abbiamo i nuovi Saggi che desiderano restaurare l’ordine, una divisione molto netta tra bene e male.

Il romanzo si apre con un colpo di stato, l’Impalpabile attua un vero e proprio massacro. Nel quartiere di Anatis, nella Terra del Fuoco tre fratelli assistono alla morte dei loro genitori ma non sono i soli ad essere in pericolo, la dodicenne Dunvel viene salvata dalla madre che, nonostante spesso abbia desiderato di uccidere la figlia, senza apparente motivo, decide di sacrificarsi per lei. La ragazza non ha la benché minima reazione, non prova niente, non mi sono emozionata, non mi sono dispiaciuta per lei perché a Dunvel non importa che sua madre sia morta. Sfuggita al pericolo, Dunvel corre per le vie dalla città imbattendosi subito in un uomo che identifica come un Saggio. Anche se non lo conosce e non l’ha mai visto prima decide di fidarsi di lui e seguirlo. Considerando che è appena sfuggita a un’attentato non mi sembra un atteggiamento normale fidarsi così facilmente di uno sconosciuto. La ragazza si risveglia nelle Terre del Bosco… come ci è arrivata? Scopriamo che la ragazza è lì da una settimana… cos’è successo durante questa settimana? Chi lo sa?

Nel mentre i tre fratelli sono cresciuti e tra loro c’è molta tensione. Il maggiore, Matt, decide di unirsi all’Alleanza. Erwan considera i membri dell’Alleanza come dei ribelli e si rifiuta di seguire il fratello maggiore. Esce di casa per schiarirsi le idee e raggiunge un “luogo inospitale” dove passa la notte… da quando un pendio erboso può considerarsi un luogo inospitale? Mah…

Sono passati diversi anni e il destino fa incontrare Dunvel e Erwan. Erwan viene catturato e portato sulla Waterlandy la nave comandata da Dunvel. Il ragazzo dovrebbe essere prigioniero, in realtà viene accolto abbastanza bene sulla nave e presto troverà degli amici. Erwan verrà scortato fino a Caran dove il suo caso passerà sotto un’altra giurisdizione. Durante il viaggio, il ragazzo si rende conto che l’Alleanza non è come immaginava. Farà presto amicizia con Claus un soldato fin troppo amichevole (considerando che Erwan deve essere “giudicato” ed è praticamente un prigioniero), e scoprirà la verità su suo fratello Matt.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Matt, si rivela essere il comandante Wolf, caduto in battaglia, ex-fidanzato di Dunvel. Scopriamo che, in un lontano passato, tutti gli abitanti delle Terre possedevano dei poteri, queste facoltà vennero perse col passare del tempo ed ora rimangono solo in pochi a poterle usare, queste persone sono i bambini prodigio. Braccati e fatti prigionieri da Hunter (braccio destro di Gareth) questi bambini vengono sfruttati dall’Impalpabile.

Erwan proviene da una famiglia di schiavi, il tatuaggio che ha sulla spalla, il doppio pesce, lo dimostra. Peggio ancora: Hunter può controllare coloro che hanno il simbolo. Riuscirà Erwan a infiltrarsi tra le fila dell’Impalpabile? Dunvel e i suoi uomini riusciranno a salvare la capitale delle Terre Meridionali d’Occidente?

I personaggi sono poco approfonditi, i dialoghi decisamente poco plausibili e troppo artificiosi.

“Non accrescete la mia punizione arrecandomi addizionale ritardo.”

La frase è troppo… rigida. Chi parla in questo modo?
Ho trovato diverse volte tempi verbali sbagliati (ad esempio “stette” al posto di “stava”), frasi di cui non ho capito il senso ed errori di battitura.

“Una volta arrivato a Caran fosse passato sotto la giurisdizione di altri”.

Sarebbe, non “fosse”!

“Il suo dolce viso si era tramutato in uno sguardo etereo.”

Il volto della ragazza è diventato uno sguardo? Si è trasformata?

Non ho capito, lo ammetto, come si può “qualificare” un’emozione, tanto meno cosa sia un “bivacco di ultima fuga”.
Posso… tollerare errori di battitura come un “torvare” al posto di “trovare” o un …. “sguradi” al posto di “sguardi” può capitare, anche se di certo non apprezzo errori simili. Quando mi trovo a leggere frasi come “Sempre se mi possa fidare di te” o “Non persone qualunque potevano prendere il loro posto” non posso fare altro che rabbrividire.

Ovviamente non ho riportato tutti gli errori presenti nel libro, mi sono limitata a fare qualche esempio. La trama, da sola, ha delle potenzialità, purtroppo i dialoghi sono imbarazzanti, ci sono alcuni monologhi lunghissimi e noiosi, senza contare le otto pagine di prologo ovvero lo “spiegone” pesantissimo dove vengono narrati anni e anni di storia. Nessuno dei personaggi mi ha fatto immedesimare o provare simpatia o un qualsiasi altro sentimento. Ho fatto fatica a finire il libro. Nel complesso non posso certo consigliarlo.

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7 Comments
  • Marika Vangone
    30 Giugno, 2015

    La trama è Interessante ma se è scritto così non lo leggo xC

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    1 Luglio, 2015

    E ti assicuro che mi sono molto limitata….

  • Debora De Lorenzi
    1 Luglio, 2015

    A riprova che gli editori non sono sempre una garanzia. ..

  • Federica
    2 Luglio, 2015

    Peccato! Il titolo era avvincente. Si tratta di una saga o di un libro autoconclusivo? Se fosse una saga, magari l’autrice potrebbe crescere e migliorare, dal punto di vista tecnico.

  • Simo
    2 Luglio, 2015

    XD …ahahahahah!… T_T povere noi…

  • Arianna Gallo
    4 Luglio, 2015

    Se è scritto male non ci faccio neanche il pensiero di comprarlo.

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    31 Luglio, 2015

    Credo che siano tre Federica, ho anche il secondo quindi… vedremo se è migliorata.

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