Recensione a “La Musa degli Incubi” di Laini Taylor

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Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi parlo del nuovo romanzo di Laini Taylor: La Musa degli Incubi. Un romanzo meraviglioso, una storia di odio e dolore ma anche di perdono e di amore. Un racconto di speranze infrante e di riscatto scritto con parole incantate.

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La Musa degli Incubi

(Muse of Nigthmares)
Laini Taylor
Edito da Fazi Editore (14 febbraio 2019)
Pagine 523
€ 15,00 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l’unico capace di fronteggiare l’oscura Minya, animata dall’implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l’esperienza le ha insegnato che l’odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l’odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine pienissime.
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Laini Taylor ci regala il finale perfetto di una storia intensa, profonda e meravigliosa con personaggi splendidamente caratterizzati e scritta con parole incantate.

In questo secondo romanzo, Laini Taylor ci mostra nuovi mondi e ci fa conoscere due sorelle, una storia che sembra scorrere parallela a quella dei nostri amati protagonisti e di cui, fin quasi all’ultimo, non scopriremo l’incredibile collegamento con la storia di Sarai e Lazlo.
A Pianto, dopo la morte di Sarai e la trasformazione di Lazlo, Eril-Fane, per la prima volta, si chiede se, tanti anni fa, era stato davvero necessario uccidere tutti quei bambini. L’uomo, ora che ha scoperto che, lontani dal mesarzio, i bambini diventano umani e perdono i loro poteri, è tormentato dai rimorsi. Eril-Fane è un personaggio tragico, intrappolato da anni in una notte infinita. Tanto tempo fa prese una decisione terribile e crudele: uccidere tutti i figli degli dei che aveva trovato nella nursery. Neonati inermi che possedevano dei poteri magici e che, un giorno, una volta cresciuti, avrebbero potuto ridurre nuovamente Pianto in schiavitù. Eril-Fane non si è mai chiesto se, cresciuti tra gli umani, quei bambini non potessero diventare… qualcosa di diverso, dei semi-dei, dei cittadini di Pianto come loro e adesso non può fare a meno di addossarsi tutte le colpe.

Nel cielo, nella fortezza a forma di serafino, cinque ragazzi blu sono prigionieri dei fantasmi e dell’odio di una bambina. Minya è uno dei personaggi meglio caratterizzati della storia, l’ho amata e l’ho odiata e ho provato tristezza per lei. Minya non è capace di comprendere l’amore che lega Sarai e Lazlo e vede come un tradimento il fatto che gli altri non sembrino così interessati alla vendetta quanto lei. Dovrebbero essere tutti dalla stessa parte e vederla nello stesso modo ma la realtà è che nessuno degli altri ragazzi ha davvero vissuto il Massacro e, la stessa Sarai, che lo ha visto nei sogni degli abitanti di Pianto, ha anche visto l’altra faccia della medaglia, ossia cosa hanno subito gli umani dagli Dei di Pianto. Minya anela alla vendetta, vuole costringere Lazlo a portarla a Pianto così da potersi finalmente vendicare degli umani. In questo modo la catena di sangue e odio che lega umani e figli degli dei non si spezzerà mai e ci saranno altri morti ed altro sangue versato… è davvero impossibile opporsi a Minya? Come si fa a trascinare una dea fuori da un incubo eterno?

In un mondo lontano due sorelle anelano a fuggire dal loro paese dalle loro vite povere e senza speranza. Kora e Nova sono tutto l’una per l’altra, vivono in un mondo duro dove il mare gela e dove l’unica attività consiste nel pescare e scuoiare i giganteschi uul. Kora e Nova sono sempre state convinte di meritare qualcosa di diverso, come la loro madre che, un bel giorno, partì sull’astronave dei Mesarthim e non tornò più. Qualunque cosa accada, Kora e Nova sanno che staranno sempre assieme eppure, quando giunge il giorno tanto atteso, un giovane e dispotico Skathis, si diverte a mettere alla prova Nova con crudeltà e, quando la ragazza si ribella, sfidandolo, Skathis non ci penserà due volte ad abbandonarla come un rifiuto e a portare con lui solo Kora.
Nova è una ragazza disperata, ha sempre avuto un sogno e una sola persona che amava davvero ma cosa puoi fare quando il tuo sogno viene fatto a pezzi e l’unica persona che amavi ti viene portata via? Almeno, Kora adesso è lontana dal loro villaggio, intenta a venire addestrata nella sfavillante Mesaret… e se non fosse così? Cosa sarebbe disposta a fare, cosa sarebbe disposta a diventare per salvare l’unica persona che ama? Nova è un personaggio tragico, ha fatto cose terribili, cose impossibili pur di ritrovare sua sorella e ottenere la sua vendetta su Skathis: quando scoprirà che l’oggetto del suo odio è già morto, riuscirà a trovare un altro scopo nella sua vita?

Due storie lontane mondi interi eppure tragicamente legate, una delicata storia d’amore, un segreto insanguinato sepolto nell’incubo di una bambina e una ragazza in cerca di vendetta sono gli ingredienti per un romanzo magico e avvincente, splendidamente scritto come solo Laini Taylor sa fare. Sono innamorata de “La musa degli incubi”, una lettura avvincente, profonda e meravigliosamente scritta.

“I desideri non si avverano. Sono soltanto il bersaglio che dipingi intorno a quello che vuoi. Il centro devi sempre colpirlo da sola.”

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Minya è un personaggio splendidamente caratterizzato, all’inizio l’ho odiata per come usa Sarai, ma, andando avanti nella lettura, quando diventa chiaro tutto quello che Minya ha passato e quello che ha sacrificato per proteggere “i suoi bambini”… adoro Minya e non avrei mai immaginato che le Ellen li odiassero e che Minya abbia dovuto ucciderle per salvarsi né tanto meno che la bambina abbia riversato nei loro fantasmi tutto il suo amore e la sua dolcezza… Minya era le Ellen, ha sacrificato una parte di sé per crescere i bambini che ha salvato e ne ha sacrificato una più grande per continuare a proteggerli: ha rinunciato a crescere ed ha passato la vita portando un peso enorme. Ho amato il suo personaggio con la sua disperazione, la sua forza, la sua crudeltà tutto pur di essere in grado di proteggerli.
Lazlo e Sarai sono tenerissimi, non ho potuto fare a meno di fare il tifo per loro per tutto il tempo, mi è piaciuto molto anche il personaggio di Nova. L’unica cosa che spingeva Nova ad andare avanti era la possibilità di ritrovare la sorella. Per sopravvivere, Nova ha versato sangue, ha valicato una montagna di cadaveri e, arrivata alla fine della sua lunga ricerca, semplicemente non poteva nemmeno concepire che Kora fosse morta. Così… è impazzita e si è convinta che Lazlo fosse Skathis, mi è dispiaciuto per la sua fine anche se… me la aspettavo. La prospettiva di trovare Kora era la sua unica ragione di vita. Mi è spiaciuto moltissimo anche per Korako che ha fatto tutto quello che poteva per salvare i bambini, che è stata rapita e costretta a far parte di qualcosa di terribile che non ha mai avuto una possibilità di scappare… una vita davvero crudele e impietosa.

Il finale… beh ho adorato il collegamento che c’è con la trilogia precedente con i passaggi lasciati aperti dai Serafini mentre fuggivano verso Meliz e la possibilità che, un giorno, Lazlo, Sarai e gli altri potrebbero incontrare Karou e chissà, magari proprio Karou potrebbe creare un nuovo corpo per l’anima di Sarai. Sarei davvero felice di leggere questo libro e, magari, di assistere alla battaglia contro i mostri che distrussero Meliz…

Un romanzo intenso, con personaggi splendidamente caratterizzati, magia, amore, solitudine e disperazione.

La serie

  1. Il Sognatore (Strange the Dreamer)
  2. La Musa degli Incubi (Muse of Nightmares)

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5 Comments
  • Lara Milano
    19 Febbraio, 2019

    Dico solo una cosa Chiari… le 5 tazzine le avrei date anch’io, eccome!!! ^_^
    Recensione molto appassionata che condivido totalmente 😉 <3

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      19 Febbraio, 2019

      Grazie Lara ^_^

  • Milena
    20 Febbraio, 2019

    Adoro la citazione che hai scelto, la trovo davvero il fulcro di questo libro che ho adorato!

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      20 Febbraio, 2019

      Grazie Milena ^_^

  • Maria Grazia Murgia
    26 Febbraio, 2019

    Non vedo l’ora di leggere questo secondo libro, anche se (e ora mene pento un pò) non avrei dovuto leggere la parte dello spoiler… 😀

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