Recensione a “Il cavaliere di bronzo” di Fedor Galiazzo


Buona sera cuplovers! Oggi vi parlo di “il cavaliere di bronzo”, siete pronti a ritrovarvi in un mondo magico con animali parlanti, tra intrighi e complotti?

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Il cavaliere di bronzo 

Fedor Galiazzo
Edito da Le Mezzelane (17 aprile 2017)
Pagine 344
€ 5,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
In epoca medievale, Galenor, di professione soldato, parte alla ricerca del padre, il bibliotecario del re, improvvisamente scomparso. Quella che sembra essere una fuga, in realtà nasconde un intreccio molto più complesso, che lo porta, assieme alla piccola Domiziana, in un mondo diverso dal proprio. Ritrovatosi in un universo parallelo abitato da animali antropomorfi con i quali i due umani riusciranno a stabilire un rapporto d’amicizia, Galenor e Domiziana scopriranno che il loro destino e quello degli animali sono connessi in modo inestricabile.

Una lettura che arranca… da due tazzine e mezzo

Il cavaliere di bronzo si è rivelato una lettura non facile. Mi aspettavo una bella storia fantasy ma, man mano che procedevo nella lettura, purtroppo, nonostante alcuni elementi interessanti, la storia non mi catturava e i molti errori presenti nel testo non hanno aiutato. Ho concluso la lettura con un po’ di fatica e, nel complesso, non posso dire che il libro mi sia piaciuto.

Tutto ha inizio con la scomparsa del padre di sir Galenor, il bibliotecario Eddo. Alla ricerca del padre scomparso, Galenor attraversa il passaggio per un altro mondo, seguito dalla sorellastra, la piccola Domiziana. I due giovani vengono subito fatti prigionieri da degli animali parlanti. Ritrovatisi in un mondo sconosciuto, Galenor e Domiziana dovranno fare del loro meglio per trovare il padre e capire di chi possono fidarsi. Mentre i due umani cercano Eddo, a corte la principessa Domitilla deve affrontare le pressioni del padre e del consigliere Golan che vogliono vederla sposata al più presto con un pretendente di loro scelta.

Il mondo dove si sono ritrovati i due protagonisti si rivela ben presto molto simile a quello umano, gli animali hanno case, lavori e si comportano proprio come persone. Per ritrovare il padre i due umani dovranno destreggiarsi tra intrighi di corte, segreti da svelare e animali senza scrupoli.
Ben presto scopriamo che Eddo è vivo ma tenuto prigioniero da qualcuno che sta cercando un libro misterioso. Alla ricerca di indizi che possano condurlo dal padre, Galenor s’imbatte proprio nel volume: “Formule, incantesimi e cronache” di Gufo Oblin, il libro, all’apparenza innocuo, potrebbe contenere segreti che qualcuno non vuole che vengano svelati tanto da mettere a repentaglio la vita dello stesso Galenor.
Nella foresta si cela il misterioso cavaliere di bronzo, ritenuto un fantasma e forse responsabile della scomparsa di Derek, il padre di Keawan. Ma non tutto è come sembra e i protagonisti dovranno scoprire la verità prima che sia troppo tardi.

Tra amori a prima vista, storie familiari a dir poco complesse e qualche colpo di scena, Il cavaliere di bronzo non è riuscito a conquistarmi tuttavia alcune cose non mi sono dispiaciute.
Il mondo fantasy in stile medievale creato dall’autrice è ben strutturato e rispecchia molto il nostro con i suoi intrighi di corte e i suoi segreti, non amo particolarmente le storie con gli animali parlanti ma quello che ho “patito” maggiormente durante la lettura è stato non riuscire ad affezionarmi a nessun personaggio in particolare. I personaggi peccano un po’ di scarsa caratterizzazione, è chiaro fin dall’inizio chi sia il “cattivo” e ho trovato alcuni punti poco chiari.
Nonostante alcuni spunti interessanti non posso proprio dire che questo romanzo mi abbia conquistato.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Non mi aspettavo assolutamente che Domiziana fosse in realtà la figlia di Galenor e, sinceramente, non mi è piaciuta la rivelazione che Galenor avesse avuto una relazione proprio con la seconda moglie del padre. Purtroppo la loro storia d’amore non mi ha appassionata così come non è riuscita ad emozionarmi quella di Domitilla e Ayton. Mi piace leggere di storie d’amore che nascono più lentamente, forse sono io che non riesco a lasciarmi coinvolgere più di tanto eppure ho sentito il bisogno di più pagine, insomma entrambe le storie d’amore presenti nel romanzo non mi hanno coinvolto.

Alla fine del romanzo ci sono molte rivelazioni che avrebbero sicuramente necessitato di più spazio, per dare modo al lettore di apprendere con la dovuta calma tutte queste novità.
Non mi aspettavo la morte di Galenor ma, considerando che stava male da parecchio e sospettava di essere stato avvelenato mi chiedo perché non abbia fatto qualcosa di più per salvarsi. Mi ha anche stupito che Domiziana prenda la morte di Galenor così bene, certo, il cuore di Galenor continuerà a battere nel petto di Ayton assieme alla sua anima ma mi aspettavo più dolore da parte di Domiziana e di Eddo.
Il piano di Golan per salire al trono è parecchio ingegnoso, peccato che fosse chiaro fin dall’inizio che il cattivo era lui. Lasciare più dubbi sulla sua colpevolezza poteva non essere una cattiva idea, come cattivo l’ho trovato un po’ … scontato. Mi aspettavo qualche colpo di scena che, magari, si scoprisse che Golan era manovrato da qualcun altro… Alla fine, il cattivo viene sconfitto, Eddo e Domiziana fanno ritorno a casa mentre Ayton e Domitilla regneranno felici e contenti.
Nel complesso devo dire che mi aspettavo di più da questo romanzo, nonostante alcune piccole cose, devo dire che non mi ha colpita.

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2 Comments
  • Di Leo Froride
    10 Settembre, 2017

    La cover mi ispira e la trama non sembrava male, grazie per la recensione aspetterò di leggere qualche altro parere primo di comprarlo

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      12 Settembre, 2017

      Prego, mi fa piacere che ti sia stata utile.

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