Recensione a “Eternal War – Gli eserciti dei santi” di Livio Gambarini

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Buon giorno cuplovers!
Oggi sono felice di parlarvi di un bel libro. “Eternal War – Gli eserciti dei santi” di Livio Gambarini è un fantasy storico davvero originale, coinvolgente e ben scritto.
La storia di Firenze, la guerra tra Guelfi e Ghibellini, i suoi poeti, i suoi amori e le battaglie come non le avete mai lette.

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eternal war-cover-le tazzine di yokoEternal War
Gli eserciti dei santi

Livio Gambarini
Edito da Acheron Books (05 giugno 2015)
Pagine 184
€ 12,52 cartaceo – € 4,00 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Firenze, tredicesimo secolo. La guerra tra Guelfi e Ghibellini distrugge intere famiglie. Tutta la Toscana è sconvolta, ma le due fazioni non sanno che la loro guerra è solo il pallido riflesso di uno scontro che dura da secoli tra i misteriosi abitanti delle lande dello Spirito. Con ogni mezzo a sua disposizione, Kabal, spirito guida della famiglia Cavalcanti, trama per non soccombere alla guerra e conquistare il potere. Ha un asso nella manica: il suo nuovo capofamiglia umano, il guerriero e poeta Guido Cavalcanti. Per salvare la sua città e coronare il suo sogno d’amore, Guido dovrà inseguire il sogno di una pace impossibile, e in questo lo aiuterà un giovane e timidissimo poeta, di nome Dante Alighieri. Guerra, tradimenti, intrighi e magia in perfetto equilibrio tra la ricostruzione storica e il fascino di ciò che si cela dietro le quinte dell’umanità. “The Eternal War – Gli Eserciti dei santi” è la risposta fantasy a “House of Cards”, con la cornice fiorentina della Divina Commedia.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
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Quando mi è stato proposto di leggere Eternal War, ho accettato subito perché la storia mi sembrava qualcosa di diverso e originale e devo dire che sono rimasta davvero soddisfatta della lettura, non ho mai letto un romanzo come questo, l’autore è riuscito a mischiare abilmente l’elemento fantasy con la storia di Guido Cavalcanti.
Il libro inizia con la battaglia di Montaperti dove si affrontano guelfi e ghibellini ma gli ignari soldati non sanno che le sorti della battaglia non sono nelle loro mani, ma in quelle dei loro Ancestrarca che combattono al loro fianco. Ogni famiglia nobile ha un Ancestrarca uno spirito che lo protegge e lo guida. Ci sono anche i santi protettori delle città: giganti che volano nel cielo, alcuni sono più “densi” e concreti altri più esili e meno potenti a seconda della forza della fede della città. La battaglia è dura e molti della famiglia Cavalcanti perdono la vita. Kabal deve proteggerli, ma è pur sempre un Ancestrarca mercante e, da subito, è chiaro che è disposto a sacrificare i membri meno importanti della famiglia pur di preservare quelli che reputa più utili ai suoi fini. Per questo, visto che il capofamiglia Schiatta non è mai stato un guerriero, al contrario di suo figlio Cavalcante, Kabal decide di salvare quest’ultimo.Firenze-le tazzine di yoko

Il potere degli Ancestrarca è complesso e affascinante. Ogni Ancestrarca ha due drappi che utilizza per avvolgere l’anima dei membri della sua famiglia e modificarne i sentimenti, stemperando la rabbia quando necessario, accrescendo la felicità etc.… di fatto manipolano e guidano le vite dei loro umani, per quanto possibile. Ogni volta che un membro della famiglia muore, Kabal guida la sua anima e recupera la sua Virtù che accresce il potere dell’Ancestrarca. Una parte dello spirito del Capofamiglia rimane con Kabal diventando un retaggio, una nuova capacità, in pratica una parte del Capofamiglia non muore mai e continua a vivere nell’Ancestrarca. L’idea è affascinante e complessa e l’autore è riuscito a renderla davvero bene.
La battaglia è persa e la famiglia Cavalcanti deve fuggire, ma il piccolo Guido, figlio di Cavalcante dei Cavalcanti, il pupillo di Kabal, è sparito.
Il destino beffardo sembra accanirsi contro di lui, il bambino si è nascosto nelle rovine di palazzo Uberti ed è ora in mano di Farinata degli Uberti, storico nemico dei Cavalcanti. Kabal è disposto a tutto per salvarlo anche a scendere a patti con il crudele Chiaranima, Ancestrarca degli Uberti, e a rinunciare al suo bene più prezioso ma… si sa il fato è imprevedibile e, anni dopo, i destini delle due famiglie finiranno di nuovo per incrociarsi.
Gli Ancestrarchi vogliono trovare un modo per sconfiggere i Ghibellini e questo li porterà a Roma alla ricerca dello spirito del santo più potente di tutti. Riusciranno ad avere San Pietro come alleato?

Chiaranima vuole mettere le mani su Guido ad ogni costo e sfrutterà i sentimenti del ragazzo per la bella Bice (sua protetta) per cercare di rubarlo a Kabal che, rimasto senza familiari, finirebbe per estinguersi. (Quando due umani si sposano i loro Ancestrarchi lottano tra loro per decidere in quale famiglia entreranno i due sposi.) Chiaranima è davvero odioso, spocchioso e crudele, se l’autore voleva creare un personaggio insopportabile c’è riuscito. Devo ammettere che, avendo sempre parteggiato per il povero Kabal, era pressoché impossibile che mi piacesse, ciò non toglie che sia davvero troppo sicuro di sé, si sente talmente superiore rispetto a Kabal da non considerarlo come un vero avversario e questo, si sa, non è mai saggio.

La vita è piena di azioni terribili e chi vuole sopravvivere deve commettere le peggiori.”

Ho adorato l’incontro di Guido con il giovanissimo Dante Alighieri e il rapporto di amicizia e stimaDante Alighieri-le tazzine di yoko che pian piano che si crea tra i due poeti. Anche se, ammettiamolo: Dante non aveva un carattere facile anche se mi ha fatto tenerezza vederlo così impacciato di fronte all’amata Beatrice.
Un ottimo libro, che mi ha mostrato sotto un’altra luce personaggi storici che ho studiato sui libri di scuola, l’idea degli Ancestarchi l’ho trovata geniale così come gli Estinti, gli altri spiriti e i demoni che fanno la loro comparsa nel romanzo, la fantasia dell’autore è davvero sconfinata. Come gli saranno venute in mente certe idee?

Kabal poi è un ottimo protagonista: finisce spesso in guai che sembrano insormontabili ma con astuzia e un pizzico di fortuna riesce sempre a sorprendere il suo nemico e il lettore.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il confronto tra Chiaranima e Kabal mi è piaciuto molto, prima dello scontro c’è un momento in cui i due Ancestrarchi, per la prima volta, si parlano senza animosità, sinceramente e, per un breve istante, ho visto Chiaranima sotto un’altra luce quella di uno spirito che ha rinunciato a sé stesso, consapevolmente, per arrivare al successo e, in parte, ne è amareggiato.
Non mi aspettavo assolutamente che Kabal avesse intenzione di portare con sé nello spirito una delle due anime di Guido e tanto meno che Guido stesso lottasse contro Chiaranima! L’apparizione dell’anima di Cavalcante quando tutto sembra perduto è stata provvidenziale e mi è piaciuta l’idea che, a modo suo, il padre potesse riscattarsi agli occhi del figlio. Tutto finisce bene, Kabal non perde il suo umano speciale e Guido e Bice sono sposi felici.
E la guerra tra Guelfi e Ghibellini? Ammetto che, fino all’ultimo, pensavo che lo spirito di Pietro… non fosse affatto Pietro e che avesse ingannato il buon Kabal, sarebbe stato un bel colpo di scena ma, da un lato, sono lieta di essermi sbagliata perché mi sarebbe spiaciuto vederlo fare una brutta fine.
Un libro davvero bello, originale, ben scritto con personaggi incredibili, Kabal su tutti. Questo è uno dei primissimi fantasy storici che leggo ma, se sono tutti così, ne voglio altri! Concludo informandovi che questo romanzo è in finale al Premio Italia 2016 come miglior romanzo fantasy. Cliccate QUI per scoprire gli altri finalisti.

QUALCHE INFO SULL’AUTORE
LivioGambarini-le tazzine di yokoLivio Gambarini è nato nel 1986; è cresciuto nelle vallate tra Bergamo e il lago di Iseo ed è l’autore più giovane di Acheron Books. Filologo ed editor, si è laureato con una tesi sulla letteratura fantasy in Italia e ora fa parte dello staff del corso di scrittura creativa dell’Università Cattolica di Milano. Nonostante la sua fama sia legata al romanzo storico d’esordio “Le colpe dei padri” (ambientato nella Lombardia del 1325), diversi suoi racconti di speculative fiction hanno ricevuto premi e menzioni in concorsi italiani di fantascienza, horror e fantasy. Oltre ai videogiochi, ai giochi di ruolo e alle arrampicate in montagna, la sua più grande passione è la psicologia. Ha anche praticato recitazione, parkour e arti marziali vietnamite.

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3 Comments
  • Danica
    21 Aprile, 2016

    Un libro che sembra davvero interessante, fuori dagli schemi!
    Grazie di avermi fatto fare questa scoperta, non lo conoscevo.

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      22 Aprile, 2016

      Prego Danica sono contenta di avertelo fatto scoprire! ^_^

  • Simona zefilippo
    21 Aprile, 2016

    Potrebbe piacere a mio figlio

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