Recensione de “La canzone dei lupi” di Scilla Bonfiglioli

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Buon pomeriggio cuplovers!
Eccomi qui a recensire il terzo capitolo della saga dell’Ultima Soglia: “La canzone dei lupi” di Scilla Bonfiglioli.

Un volume ricco d’azione e di rivelazioni inaspettate.
I due volumi precedenti sono Specchi d’acqua e I Giardini delle Fiamme.

nel piattino abbiamo: fantasy classico 01 - compulsivamente lettrice - 3 torta fantasy sul blog letterario de le tazzine di yoko  (mitologia – favole)

La canzone dei lupi-le tazzine di yokoLa canzone dei lupi

Scilla Bonfiglioli
Edito da Delos Books (8 aprile 2014)
Pagine 54
€ 2,99 ebook
link diretti all’acquisto:
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TRAMA DELL’EDITORE
Bjorn è ritornato vittorioso dal suo viaggio nell’oltretomba e quella che ha compiuto è una missione che ben pochi, anche tra gli sciamani più potenti, hanno osato intraprendere prima di lui. Tuttavia, non tutto è andato per il verso giusto. Dopo essere stata riportata indietro dalla morte, la sua amata sorella sembra essere spezzata in due: una parte di lei appartiene ai defunti di Mardifiordo, l’altra ai lupi della foresta. Attraversando questo strappo aperto tra i mondi, l’oscura principessa Helevete porta avanti la prima ondata di un’invasione sanguinosa. Per il regno di Fiordimare è tempo di riscoprire i segreti delle antiche magie legate ai nomi.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Direttamente nei miei preferiti, cinque tazzine tondissime!
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Il terzo capitolo della saga dell’Ultima Soglia è quello, finora, più ricco di azione. La guerra tra Fiordimare e Mardifiordo infuria raggiungendo l’apice in questo volume dove molti nodi vengono al pettine svelando intricati legami di sangue.

Il re e la regina di Fiordimare sono scesi in battaglia, Lejon combatte con la spada mentre la sua regina con i denti e gli artigli.
Nel bosco appare una strana creatura, l’Uomo col sorriso a brandelli, decide di seguirla per scoprire cos’è: una creatura di Mardifiordo?

A palazzo la giovane Amata è innegabilmente cambiata da quando suo fratello l’ha riportata in vita, non è più stata la stessa. La ragazza è ancora la giovane principessa tanto amata dalla sua famiglia o il gelo di Mardifiordo l’ha trasformata per sempre in una sua creatura?

Dal mare emerge una barca e lì, adagiata su morbidi cuscini, con in mano un ricamo prezioso c’è Helevete. La Helevete-le tazzine di yokoprincipessa di Mardifiordo è arrivata a reclamare un regno non suo. L’Uomo col sorriso a brandelli la segue in cerca di spiegazioni: perchè sta facendo riversare i morti nel regno dei vivi? La ragazza tiene adagiato in grembo un ricamo magico che li risucchia entrambi nel suo ordito.

Sono rimasta molto stupita e colpita dalle rivelazioni sul passato dell’Uomo col sorriso a brandelli. Egli è il figlio del vecchio re e uccise il proprio padre per la sua sete di potere. Fu punito proprio da Lejon, suo fratello adottivo che lo sfregiò. La rivelazione che mi ha lasciato davvero sorpresa è un’altra. Helevete è la figlia dell’Uomo col sorriso a brandelli!
Chi è la madre? La regina di Mardifiordo? Come ha potuto l’Uomo col sorriso a brandelli innamorarsi della regina di Mardifiordo?

Mentre la regina di Fiordimare e le sue lupe si riposano dopo un cruento scontro, Lejon non si da pace per il cambiamento di Amata. Lovinne sente che quella ragazza non è più sua figlia, il suo cuore di madre non mente ma suo marito non riesce ad accettare la verità.
Il re segue la figlia attraverso un pozzo, è evidente che Amata è ormai più una puledra che una principessa eppure il re non vuole abbandonare la figlia. Capisco il suo comportamento nonostante pecchi d’ingenuità. La storia d’amore tra la regina Lovinne e Lejon mi ha affascinata, romantica e realistica allo stesso tempo ed ho ammirato la forza di volontà della regina che, dopo aver perso il suo potere di strega del grano ha deciso di diventare una lupa, nonostante il dolore della trasformazione.

Nel suo vagare l’Uomo col sorriso a brandelli trova il fratello Lejon prigioniero della figlia. Amata ha imprigionato il suo stesso padre che ora dorme un lungo sonno. Lo sciamano deve prendere una decisione: salvare il re che lo ha sfregiato, oppure lasciarlo morire?
L’Uomo col sorriso a brandelli è un’ottimo personaggio. Da giovane tentò di conquistare il potere per sé, fallì e venne punito da Lejon, adesso ha la possibilità di realizzare i suoi sogni di gloria e di vendicarsi del fratello, cosa farà?
Le puledre-le tazzine di yoko
Una strana creatura, Cosa Strana, si aggira nei boschi, ferina indomabile e attacca Amata: chi è?

In tutta la saga viene ribadita più volte l’importanza del nome vero e, in questo capitolo, l’autrice ci svela quanto sia effettivamente importante e come sia facile commettere un errore. I nomi vengono dati solo a sette anni d’età, prima d’allora, i bambini sono tavole bianche. Eppure fin da piccola, il padre cominciò a rivolgersi alla bambina chiamandola “amata figlia”, “figlia amata” e, ben presto, tutti cominciarono a chiamarla Amata. Perchè questo è un problema? L’idea è molto bella ed è il pezzo del puzzle che mi mancava.
Quando fu fatta la cerimonia per dare un nome alla principessa le fu imposto il nome Susi.

Quella notte era stato imposto un nome sopra un altro, uno spirito già formato era stato vincolato a un’altra forma.”

Quindi nel corpo di Amata/Susi c’erano due spiriti. Quando la principessa è morta si è separata in due entità distinte. Helevete lo sapeva bene e, per gettare ulteriore scompiglio a Fiordimare, ha restituito loro una principessa divisa in due: una delle quali fedele a lei. Davvero un’idea tanto astuta quanto subdola che permette a Helevete di avere un’alleata e spia insospettabile proprio nel castello di Fiordimare.

Rav e Bjorn vengono separati e, mentre Bjorn si ritrova suo malgrado ad affrontare la sorella (che sembra intenzionata a gettarlo in acque profonde), Rav incontra Helevete.

Helevete vuole portare a termine l’impresa intrapresa dal padre, per farlo ha bisogno di due cose: una luce potente e un cuore di re. Ha già la prima, sotto la forma di Glodende Oye, la barca di Bjorn ora le serve solo il cuore di un re.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Sono rimasta davvero scioccata quando Helevete ha mangiato il cuore di Rav!Rav-le tazzine di yoko

Senza versare una goccia di sangue o aprire ferite, lei la sfilò, stringendo il suo cuore pulsante. Se lo portò alle labbra e lo mangiò, un piccolo morso dopo l’altro.”

Susi attacca Amata uccidendola. Eppure c’è un modo per salvarle e Bjorn, guidato dal suo padre di cielo, riesce a riunire le due ragazze dando alla sorella un nuovo nome Berkana -il frutto che nasce-.

Tutto è bene quel che finisce bene o quasi: i morti vengono ricacciati a Mardifiordo, Rav è vivo, anche se qualcosa in lui è cambiato, Berkana è salva… ma non è finita qui.

Hagalaz è il brivido di freddo che risveglia dall’incubo. Il passo successivo è Berkana, il più dolce frutto che nasce. Ma non quando è a rovescio.”

Che diavolo vorrà dire? Io speravo che, da adesso in poi, la povera Berkana fosse sana e salva e invece… questa frase lascia intendere che ci saranno altri problemi. Sono curiosa di leggere il prossimo volume della saga che credo sia quello conclusivo. Mi piacerebbe davvero vedere questa saga negli scaffali delle librerie, non solo in quelle virtuali, quindi spero che la Delos, prima o poi, raccolga tutti gli episodi e li pubblichi in un volume cartaceo.

saga de L’ultima soglia

  1. Specchi d’acqua
  2. I Giardini delle Fiamme

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4 Comments
  • Laura Lombardozzi
    11 Febbraio, 2015

    Che carino 😛

  • Federica Dentamaro
    14 Febbraio, 2015

    Grazie per aver parlato di questo racconto e in generale di questa saga! Mi ha incuriosita molto e i titoli sono andati direttamente nella mia wishlist di Amazon 😀

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo
      18 Febbraio, 2015

      Federica io amo questa saga *_* e l’autrice scrive divinamente. Consigliatissima.

  • tazzine e zollette - yoko
    yoko
    15 Febbraio, 2015

    Prego ^_^ è una lettura particolare ma molto originale!

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