Intervista a Ornella Albanese: in uscita “Il cacciatore di nuvole” per I Romanzi Mondadori

Buona sera cuplovers,
oggi abbiamo la fortuna e l’onore di avere con noi per “una bevuta in compagnia” Ornella Albanese, autrice di numerosi romanzi rosa per la collana Mondadori da edicola, arrivata anche in libreria per Leggereditore con L’anello di Ferro e l’Oscuro Mosaico.

ornella albanese- le tazzine di yoko Ornella Albanese scrive in prevalenza romance storici e porta avanti la sua passione per la scrittura da molti anni. E’ considerata da noi tazzine (e da tutti) un’autrice colosso del genere rosa in Italia e a dicembre uscirà in edicola con un’altra sua storia! Abbiamo pensato potesse farvi piacere incontrarla in una atmosfera accogliente e amichevole, davanti a una tazza fumante…

Intervista a Ornella Albanese
A CURA DI VALY

  • Chi è Ornella Albanese? Raccontaci qualcosa di te.
  • Sono una persona che ama talmente la vita da pensare che una sola, per quanto bella e ricca, non sia abbastanza. Le vite dei personaggi dei libri che leggo e delle storie che scrivo arricchiscono la mia. Ho molte passioni: mi piacciono i bei film, i buoni libri, mi piace viaggiare, mi appassiona studiare il mondo del passato che poi fa da sfondo ai miei romanzi. E mi piace moltissimo chiacchierare con le amiche davanti a una tazza di qualcosa (vedi che sono in tema con il vostro blog?). Lo facciamo spesso e si tratta di momenti davvero allegri e rilassanti.

  • Quando ti sei avvicinata alla scrittura e perché?
  • Mi è sempre piaciuto ascoltare storie e da lì a desiderare scriverle, il passo è stato molto breve. Mio padre era un grande narratore di favole e non le ripeteva mai uguali. Ero una bambina, allora, e rimanevo sempre spiazzata quando gli chiedevo di ripetermi le più belle. Me le raccontava ogni volta in modo diverso ma ugualmente affascinante. Forse proprio lui mi ha trasmesso il gusto di sorprendere il lettore, [custom_frame_left]una bevuta in compagnia sul blog letterario de le tazzine di yoko - interviste[/custom_frame_left]di non dare mai nulla per scontato. Ho cominciato a scrivere da bambina e anche se ho pubblicato molto presto la mia gavetta è stata ugualmente lunga.

  • Il percorso che ti ha portato alla tua prima pubblicazione è stato semplice e naturale oppure hai trovato qualche difficoltà?
  • Davvero semplicissimo. C’era una rivista che acquistava mia madre, Gioia, con dei racconti davvero belli. Un giorno ne ho scritto uno e l’ho mandato. Lo hanno acquistato subito. Frequentavo ancora il liceo e non mi sembrava vero. Ne ho scritto un altro e l’ho mandato a un’altra rivista. Acquistato anche quello. Per un po’ ho collaborato alla narrativa di quei giornali e devo dire che i racconti sono un’ottima scuola: ti insegnano la stringatezza, la scelta della parola più significativa, l’abilità di concentrare intrecci a volte complessi in brevi spazi. Poi sono passata ai romanzi.

  • Hai avuto mai crisi da foglio bianco, momenti in cui non sei riuscita a scrivere per un motivo o per l’altro? Se sì, come le hai risolte?
  • La mia crisi è sempre precedente al foglio bianco. Nel senso che, prima di cominciare un romanzo, penso sempre che non riuscirò a eguagliare il precedente. In special modo se il precedente è stato molto apprezzato. Ma poi mi basta scrivere la prima frase e tutto diventa fluido e facile. Quindi adesso non mi lascio più intimorire da quella leggera apprensione, so già che è destinata a sparire (o almeno spero che vada sempre così).

  • Hai una idea in mente e sei ispirata per un nuovo romanzo, come ti organizzi? Scrivi già una scaletta di tutti i capitoli oppure vai avanti senza e capisci cosa succederà man mano che la storia prende forma?
  • Mai la scaletta prima di cominciare: trovo che limiti la fantasia che invece è al suo massimo fervore mentre si scrive. Nel romanzo Il cacciatore di Nuvole per esempio, l’idea chiave l’ho avuta quando ero già avanti nella stesura. Per concludere, io procedo senza freni fino a oltre la metà del romanzo, poi mi fermo e decido come chiudere le storie. Se il lavoro è molto complesso, a questo punto traccio una breve scaletta per accertarmi che tutti i nodi siano sciolti.

  • Quanto tempo impieghi, in media, per terminare un tuo romanzo?
  • tazza happiness- le tazzine di yoko Questo non posso proprio dirlo perché non scrivo sempre e neppure disciplinatamente. Vicino alle scadenze intensifico, oppure quando sono alla fine e l’adrenalina è a mille. Diciamo che in un anno scrivo due romanzi, ma a volte meno.

  • Cosa occorre per scrivere un buon romance storico? Da te ci aspettiamo ottimi consigli!
  • Prima di tutto la passione: l’intreccio e il periodo che si sceglie devono appassionarci. Poi una buona documentazione. E’ una fase molto interessante, la storia è una miniera incredibile di fatti a volte molto più romanzeschi di quelli che noi proviamo a inventare. Poi una grande attenzione ai personaggi che, nel bene o nel male, devono evolversi, non rimanere identici a se stessi e quindi piatti. I protagonisti devono avere un passato misterioso o tormentato che li renda ancora più interessanti. E poi, come dicevo prima, qualcosa che sorprenda il lettore. Non una storia “normale”, ma una storia che tenga incollati al libro. Se invece la storia è “normale”, si deve cercare di renderla da un’angolazione insolita, e con uno stile intrigante.

  • Hai mai pensato di cambiare genere e scrivere qualcosa di completamente diverso dal tuo solito?
  • il cacciatore di dote- le tazzine di yoko Ho già sperimentato diversi generi. Oltre ai racconti, ho pubblicato otto romanzi contemporanei: alcuni romantici, altri divertenti e uno un pizzico surreale. Ho scritto racconti lunghi noir. E i miei due storici per Leggereditore sono indubbiamente thriller.

  • Hai scritto davvero tanti libri, ognuno di essi ci ha fatto conoscere personaggi diversi. Ce n’è uno a cui sei maggiormente affezionata?
  • Tra i protagonisti, sicuramente Livio de L’Oscuro Mosaico e Lupo de Il cacciatore di dote. Sono entrambi misteriosi e tormentati, ed entrambi capaci di guardare spietatamente in se stessi per provare a superare i propri limiti. Tra le protagoniste femminili, Eugenia in Aurora d’amore, che si rivolge a un libertino senza scrupoli per imparare l’arte della seduzione. Ma amo moltissimo anche i personaggi secondari a cui dedico sempre uno sguardo particolare. Tra i personaggi maschili, il medico guerriero Yusuf Hanifa (L’anello di ferro e L’Oscuro Mosaico), acuto, temibile e letale, che spesso ruba la scena al protagonista. E tra i personaggi femminili Isadora Pirani, la sarta dei miei ultimi romanzi Mondadori, che riesce a risolvere molte situazioni con i suoi bellissimi abiti.

  • Proponici una citazione tratta da un tuo libro, la prima che ti viene in mente in questo momento.
  • oscuro mosaico- le tazzine di yoko Te ne propongo una in tema con questo blog di amanti della lettura. Ne L’Oscuro Mosaico il protagonista Livio, assetato di scoperte e desideroso di nuovi orizzonti, arriva a questa conclusione:

    Forse era quello il segreto, pensò Livio. Leggere il mondo, se non si poteva percorrerlo tutto.”

  • Leggi molto? Quali sono le tue letture preferite?
  • Leggo, ma non tanto quanto vorrei. Ho poco tempo libero e devo scegliere, quindi alla fine scelgo sempre di scrivere. Leggo di tutto, amo tutti i generi purché scritti con passione. Si percepisce subito se un romanzo è stato scritto con passione o con pura tecnica.

  • Sappiamo che sta per uscire un tuo nuovo romanzo, a dicembre, Il Cacciatore di Nuvole, per la collana da edicola di Mondadori e ne siamo entusiaste. Puoi raccontarci qualcosina a riguardo? Come ti è venuta l’idea, cosa ci possiamo aspettare da questa tua nuova storia?
  • E’ un romanzo ricco di motivi. C’è l’aspetto forte e misterioso dell’amore tra i due protagonisti, ma anche quello divertente di alcuni personaggi secondari, e l’atmosfera allegra e un po’ fiabesca che si respira nella esclusiva sartoria Pirani, dove gli abiti spesso compiono delle vere magie. Lui è un cacciatore di nuvole e questo titolo evocativo trova una sua ragione nel passato del mio protagonista, che si chiama Massimiliano ed è un uomo davvero tenebroso e affascinante.
    Il romanzo è legato al precedente, Il Cacciatore di Dote, perché una delle tre amiche diventa protagonista, il cacciatore di nuvole - le tazzine di yokoma è anche perfettamente autoconclusivo.

  • Che consigli daresti a una persona che, come noi, ha una forte passione per la scrittura e ha un manoscritto nel cassetto che vuole provare a pubblicare? L’editoria italiana vede l’editore da un lato e il fenomeno del self publishing, sempre più preponderante, dall’altro. Come pensi sia meglio muoversi?
  • Secondo me l’editore e il libro “fisico” sono sempre da preferire, ma i tempi diventano davvero lunghi e ci sono difficoltà obiettive, specialmente per un esordiente. Oltre ad avere talento, si deve avere anche una massiccia dose di fortuna. Il self publishing, secondo me, è un’ottima vetrina e va sfruttata. Se si ha un buon lavoro nel cassetto, si può sondare il pubblico dei lettori. E’ capitato spesso che un bel romanzo abbia poi attirato l’attenzione anche di agenti e di editori.

  • Abbiamo terminato le domande per questo spazio. Quelle che vorremmo porti sarebbero infinite, comunque 😉 Ci piacerebbe che ci dedicassi una frase o un pezzo scritto da te per noi, il nostro blog e i lettori che ci seguono. Le tue parole sono sempre belle ed evocative, penso non ci sia modo migliore per salutarci. Inventa pure, scrivi qualcosa legato a noi, alle tazzine, a quello che ti viene in mente.
  • Prendo il pennello più sottile e lo intingo nel blu. Il blu brillante del mare e del cielo. Disegno una piccola goccia di felicità. Un tocco d’argento nel mezzo per darle trasparenza.
    Poi intingo il pennello nel giallo. Il giallo denso del sole e dell’allegria. La piccola goccia si libra allegra sul fondo bianco.
    Il verde è troppo intenso, un’inezia di perla per renderlo più placato, più rassicurante. Ed ecco una goccia di serenità, minuscola e perfetta.
    Adesso il rosso. Intenso, vivo, palpitante. Fiorisce una piccola goccia di passione.
    Lascio il pennello sul tavolo e osservo la tazzina che ho dipinto. C’è tutto quello che mi piace.
    Ogni sorso, un sorso di vita.

  • In conclusione, ti ringrazio per la disponibilità e la gentilezza, siamo state felicissime di ospitarti da noi. In bocca al lupo per tutto, e per Il Cacciatore di Nuvole in uscita a dicembre!
  • Grazie a te, Valy, e alle tue amiche Yoko e Strega del Crepuscolo per l’ospitalità. E un saluto affettuoso a tutte le amiche che ci leggono.

    Potete trovare Ornella Albanese sul suo > SITO <

    L’autrice ha recentemente lasciato questa video intervista:

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2 Comments
  • Ornella Albanese
    28 Novembre, 2014

    Posso ringraziarvi di nuovo per questa intervista e per le immagini con cui l’avete arricchita? Grazie a tutte di cuore, fantastiche Tazzine!

  • Avatar photo
    valy
    28 Novembre, 2014

    Grazie a te, ornella! 🙂

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