Recensione a “Allegiant” di Veronica Roth

[custom_frame_center]Veronica Roth - le tazzine di yoko[/custom_frame_center]

Buongiorno cuplovers ^_^
come è andato il vostro Natale? State ancora smaltento tutto quello che avete mangiato?

Oggi vi parlo di “Allegiant“! Mentre aspettiamo l’uscita del secondo film nelle sale eccomi arrivata alla fine della trilogia (sempre che rimanga tale) di Veronica Roth

nel piattino abbiamo: distopico 37_lampone / presenza di una storia d’amore ciambella - le tazzine di yoko
Allegiant cover-le tazzine di yoko

Allegiant

Veronica Roth
edito da DeAgostini
€ 14,90 cartaceo – € 8,99 ebook
link diretti all’acquisto:
amzn-amazon-stock-logo

TRAMA DELL’EDITORE:
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il “sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine tonde tonde!
tazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaUP_stregaDELcrepuscolotazzinaDOWN

Dunque, dunque… Leggendo Allegiant da un lato non vedevo l’ora di andare avanti con la lettura dall’altro l’autrice ha, a mio avviso, cercato di complicare ulteriormente la storia (già complessa) e non è riuscita a gestire tutto al meglio. La lettura è sempre piacevole, le pagine scorrono una dopo l’altra con rapidità ma, a fine lettura, rimane la sensazione che certe parti non fossero poi così necessarie.

Prima di tutto, a differenza dei precedenti volumi, dove l’unico punto di vista che avevamo era quello di Tris, ora a capitoli alterni, abbiamo anche quello di Tobias che ci permette di vedere le cose da più punti di vista e di conoscere ancora meglio il ragazzo.

Dopo la sconvolgente scoperta rivelata dal video girato dall’antenata di Tris, diverse persone credono che sia loro divergent 2-le tazzine di yokocompito andare all’esterno per aiutare  tutti coloro che sono rimasti “fuori”. Tris è convinta di dover fare quello che la sua antenata le ha chiesto e convince Tobias a far evadere Caleb di prigione e portarlo con loro. Parliamo di Caleb, su cui tornerò anche più avanti, ha creduto a tutto quello che gli diceva Jeanine, ha assistito mentre quella carogna torturava sua sorella senza battere ciglio e non appare poi così pentito, certo a parole ma ci vorrà quasi tutto il libro per assistere a un vero pentimento da parte sua e credo che, fino all’ultimo, ai suoi stessi occhi non sia chiaro quanto è stato terribile e doloroso e tremendo quello che ha fatto alla sorella.

Anche se Tobias preferirebbe di gran lunga mollare Caleb in cella, per amore di Tris acconsente a farlo fuggire. Inseguiti, stavolta dagli ex-esclusi, grazie all’aiuto di Johanna: Tris, Tobias, Caleb, Christina, Uriah, Cara e Peter riescono a uscire dalla recinzione, lasciare la città e andare alla scoperta di quello che c’è oltre il loro piccolo mondo.

Premetto che, a questo punto, io mi aspettavo che vagassero per un bel pò nella foresta, nel nulla e che, magari dopo qualche giorno, incontrassero delle persone oppure che, qua e là si vedessero degli animali… particolare interessante, in effetti, è che se ne vedono pochissimi in tutta la trilogia, sarà voluta la cosa? Invece, praticamente subito, arrivano al Dipartimento di sanità genetica. Il posto sembra un enorme centro, non proprio un ospedale, più un palazzone di uffici dove vive molta gente e qui ecco che qualcosa non torna: dove sono i negozi? Dove, di preciso, la gente si procura da mangiare? Opposto al centro c’è la Periferia dove vivono i poveri, in capanne, casupole, è un luogo molto degradato insomma. Tris, Tobias e gli altri ascoltano la storia del loro mondo, la storia vera, questa volta.
L’umanità, effettivamente, era arrivata sull’orlo del baratro a causa delle guerre così venne deciso di creare delle città-esperimento dove le persone sarebbero rimaste finchè non avessero recuperato, per così dire, tutti quei sentimenti che ci contraddistinguono. Scoprire che, solo per fare un esempio, il sistema delle fazioni è stato creato dal Dipartimento ed è tutto parte di un contorto esperimento genetico… è una bella botta per tutti. In pratica si cercò di isolare i geni dell’omicidio, della paura etc. Ma, prevedibilmente, quando tolsero paura o aggressività agli esseri umani provocarono una catastrofe. Ve le immaginate delle persone che non sono in grado di provare paura? Togliete l’egoismo a un uomo e, nello stesso tempo, lo private anche del senso di autoconservazione. Le alterazioni genetiche furono un vero disastro. Così si creò una divisione tra geneticamente puri e persone con i geni danneggiati. Ora, tutta questa storia dei geni … da un lato è molto attuale e sicuramente denuncia i tentativi fatti di manipolare geneticamente le persone: il punto è che, alla fine, non contano tanto i geni ma le scelte che facciamo. Peccato che siano necessarie fin troppe pagine per farlo capire a Tobias.

insurgent 2-le tazzine di yokoIl Dipartimento, tiene volutamente la Periferia nella povertà, la Periferia è in aperta ribellione con il Dipartimento e le città esperimento come Chicago stanno crollando una dopo l’altra. A governare su tutti dovrebbe essere un fantomatico governo degli Stati Uniti di cui, in effetti, non si sa un bel niente. Quando i ragazzi vengono esaminati si scopre che Tris è dotata di geni perfetti mentre Tobias è un “geneticamente danneggiato” ora, invece di fregarsene come dovrebbe fare, Tobias si fa condizionare da questa scoperta in modo veramente eccessivo e da cretino.

Se in passato la popolazione geneticamente pura ha scatenato guerre e devastazioni simili a quelle provocate dalla popolazione geneticamente danneggiata, allora quali sono i presupposti che giustificano l’impiego di così tante risorse e di così tanto tempo per correggere il danno genetico?”

Ed ecco che Tobias parte per la tangenziale, l’idea di essere danneggiato, mente Tris è sana lo opprime e lo porta ad alegiant 2-le tazzine di yokoagire senza riflettere. Certo, come si scoprirà più avanti, ci sono tutti i motivi del mondo per ostacolare il dipartimento e fermare i loro piani ma i metodi dei ribelli sono assolutamente sbagliati. Tobias è troppo impulsivo e non riflette prima di agire, mai. Dopo aver parlato con il gruppo dei ribelli capeggiato da una ragazza di nome Nita mettono su un piano molto pericoloso per danneggiare il Dipartimento. Vogliono irrompere nel Laboratorio Armamenti e rubare il siero della Memoria che, anche se, in teoria avrebbe dovuto essere invenzione dei Pacifici si scopre che è stato creato dal Dipartimento e poi inviato ai Pacifici, così come il letale siero della morte degli Eruditi e quelli delle altre Fazioni. Insomma le Fazioni credevano che quei sieri fossero una loro invenzione non erano nemmeno consapevoli che fossero opera del Dipartimento. Ora, un’ente che ha inventato tutti questi sieri perversi… ok io non mi fiderei affatto ma ci penserei due volte prima di buttarmi a capofitto in un attacco.Certo, Tris è sempre pronta a sacrificarsi per gli altri, forse è fin troppo pronta al sacrificio ma, almeno sa cosa fa.

Non ho mai detto di essere perfetta ma tu non riesci a vedere oltre i tuoi desideri. Ti sei alleato con Evelyn perché desideravi disperatamente una madre, e ora ti sei alleato con Nita perché desideri disperatamente non sentirti danneggiato.

E il grosso problema in tutto questo è che la ragazza ha ragione! Tobias si lascia coinvolgere sempre nei piani degli altri. Piani che gli sembrano buoni, finché, ovviamente non succede qualcosa di terribile. E anche questa volta non si smentisce. Solo che non mi aspettavo che i risultati potessero essere così catastrofici. I ribelli causano un’esplosione e Uriah si trova proprio vicino al punto dove il muro esplode. Così Uriah, l’amico sempre allegro, divertente, dal sorriso pronto finisce in coma e molti altri vengono feriti. Tobias e gli altri ribelli vengono catturati e Tris è sconvolta ed ha ragione. Tobias, all’inizio, non si rende bene conto delle conseguenze di quello che ha combinato, quando la realtà lo colpisce con forza il ragazzo è comprensibilmente scioccato.

Avevo ragione. Avevo ragione e non mi hai voluta ascoltare. Di nuovo –
– Uriah era proprio davanti a una delle bombe che hanno fatto esplodere per creare un diversivo. È in coma e forse non si sveglierà mai più. –
– È uno dei pochi amici che mi sono rimasti. Non so se sarò mai capace di guardarti di nuovo come ti guardavo prima.”

-Divergent-divergent-tris e fourQuello che non ho apprezzato è che, anche se sono d’accordo sul fatto che Tris, prima o poi, sarebbe riuscita a perdonare Tobias, non mi è piaciuto come è successo. Ho apprezzato il fatto che, finalmente, in questo libro scopriamo il passato della madre di Tris. Natalie veniva dalla Periferia, poi aveva cominciato a vivere al Dipartimento dove è rimasta per molti anni. Quando il Dipartimento si accorse di un problema nella città esperimento di Chicago, lei si offrì di infiltrarsi sotto copertura, in città. Poi, dopo aver conosciuto il futuro marito, decise di rimanere ma sta di fatto che lei sapeva tutto e non ha mai detto niente ai figli. Forse sperava che quell’esperimento andasse bene… chissà. Per Tris è ovviamente uno choc scoprire che tutto quello che credeva di sapere sulla madre era falso. Ovviamente ha un sacco di domande che non potrà mai farle anche se, per fortuna, le rimane il diario della donna. Grazie a questo si capiscono diverse cose ma rimane comunque il fatto che la madre di Tris sapeva di trovarsi all’interno di un esperimento e che la città poteva venir smantellata da un momento all’altro e non ha detto nulla alla sua famiglia. Quanto meno non ai suoi figli. Sarebbe stato interessante capire perchè ha agito così. Perchè sembrava comunque dare importanza alle fazioni se sapeva benissimo che facevano parte dell’esperimento? Il personaggio di David, il capo del Dipartimento, è piuttosto patetico. Innamorato da sempre di Natalie e da lei mai ricambiato non è riuscito a dimenticare quello che provava per la donna e, in qualche modo, le portava rancore e immagino che vedersi davanti Tris abbia risvegliato quei sentimenti contorti.

Nonostante abbiano lasciato Chicago i protagonisti non possono fare a meno di preoccuparsi della loro città e delleallegiant seconda cover-le tazzine di yoko sorti di coloro che hanno lasciato lì: cosa pensa di fare il Dipartimento? Alleanze e tradimenti si susseguono, gli Esclusi capeggiati di Evelyn diventano i nemici degli Alleanti (un insieme delle vecchie fazioni) e si danno battaglia. Evelyn voleva eliminare le fazioni ma, alla fine, si è trasformata lei stessa in una specie di tiranno. Gli Alleanti rivogliono le fazioni ed Evelyn vuole governare e basta diciamo che la mamma di Tobias è una donna forte che passa da un opposto all’altro o tutto o niente per lei. Capisco la scelta di Tris di perdonare Tobias per quello che è successo però… non so mi è un pò stonato che tutto si sia risolto così.

Sto con lui perchè lo scelgo ogni giorno quando mi sveglio, ogni giorno in cui litighiamo o ci mentiamo o ci deludiamo a vicenda. Lo scelgo continuamente e lui sceglie me.

Mentre fino ad ora non era ben chiaro che cosa, in effetti, volesse fare il Dipartimento, ecco che salta fuori che, considerando che a Chicago la situazione sta sfuggendo di mano, il Dipartimento vuole risolvere il problema e come? Facendo un resettaggio di massa… ma sì che bella idea! Semplice: l’esperimento va male e crea problemi? Basta resettare tutto e ricominciare, come se fosse un pc danneggiato. Una bella dose di siero della memoria lanciato sulla città e via. La memoria di tutti i cittadini viene completamente cancellata e si ricomincia da capo. Oh yeah! Ovviamente è una cosa allucinante e, altrettanto ovviamente, quando Tris lo viene a scoprire decide a tutti i costi di fermarli. Così eccoci qui: Tobias, Tris, Christina, Peter, Caleb e pochi altri che tentano di salvare la situazione, suona famigliare? Il piano è pericoloso e qualcuno dovrà sacrificarsi per portarlo a termine. Caleb, spinto dal senso di colpa per quello che ha fatto a Tris (ricordiamoci che è rimasto a guardare mentre stavo ammazzando sua sorella) decide di offrirsi volontario per rubare il siero delle memoria e impedire così al Dipartimento di mettere in atto il piano. I ragazzi sanno che, quando si introdurranno nella stanza dove è conservato il siero, scatterà una trappola: nella stanza verrà emesso il siero della morte.

Caleb Prior- le tazzine di yokoGià dal nome gli effetti sono chiari e, a quanto pare, non c’è modo di evitare il siero che viene trasmesso sotto forma di gas. Dunque è evidente che c’è bisogno di un volontario disposto a morire per la missione. Onestamente, ero sicura che si sarebbe offerta Tris ma, per una volta, non lo fa e a volersi immolare è Caleb. Ora, non è che Caleb d’improvviso si riscatti, assolutamente no. Lo fa per il senso di colpa per quello che ha fatto nello scorso libro.

Dicono che quando il sacrificio è l’unica possibilità che ha una persona di mostrarti il suo amore, bisognerebbe permetterle di compierlo.”

Bene, Caleb s’immola, fermano il piano del Dipartimento, risolvono i problemi a Chicago ed è tutto ok… Ovviamente no. Almeno, Tris e Tobias riescono ad appianare del tutto le loro divergenze e noi lettori possiamo goderci, finalmente, per un pò la nostra coppia divergente preferita. Posso dire che, per essere tanto intelligenti, i protagonisti finiscono sempre per ideare dei piani schifosi? Arrivati al dunque, al momento in cui Tris dovrebbe mandare suo fratello a morire… lei non lo fa. Ma era ovvio e mi domando solo come ha potuto Tobias non pensarci. Così, mentre Tobias è tornato a Chicago per avvertire i suoi genitori che presto potrebbero venire resettati dal Dipartimento e, nel contempo, vedere se è possibile fermare gli scontri in città, lascia a Tris, Caleb e gli altri il compito più difficile. Beh onestamente ho trovato tutta questa storia insensata. Che lui se ne andasse lasciando Tris ad assistere mentre il fratello s’immola per la loro causa…

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

All’ultimo Tris decide di agire al posto di Caleb. Ok era veramente ovvio. Tris è divergente e crede che, forse, questo maledetto siero potrebbe non funzionare su di lei. E sì Tris sopravvive al siero ma non al colpo di pistola di David che, avendo intuito il loro piano, si era nascosto nel deposito armamenti in attesa della loro mossa. Il piano ha successo, il siero della memoria ricade sull’intero dipartimento mentre Tris è accasciata al suolo morente. Poco prima della fine Tris ha una visione e vede la madre accanto a lei…

Ho finito ora?
– Sì. La mia cara bambina, sei stata così brava.
– E gli altri? Tobias, Caleb, i miei amici?
– Si prenderanno cura gli uni degli altri. È questo che fa la gente.”

Abnegante fino alla fine. Ammiro, da un certo punto di vista, la scelta della Roth. Ci vuole coraggio a “uccidere” il protagonista, specie se è molto amato e io adoravo Tris, anche se non era perfetta… però.. però.. T_T

Tobias riesce a fare pace con la madre, fermano la guerra a Chicago e risolvono la questione ma, quando Tobias, Christina e gli altri tornano al Dipartimento scoprono che Tris è morta.

Cado in ginocchio davanti al tavolo e piango, credo… o almeno è quello che vorrei fare. E tutto dentro di me Four e Tris-le tazzine di yokogrida: ancora un bacio, ancora una parola, ancora uno sguardo, ancora.”

Ed ecco che capiamo perché l’autrice ha deciso di inserire il punto di vista di Tobias, perché aveva già deciso fin dall’inizio di far morire Tris.

Tiro le somme: il libro mi è piaciuto tuttavia alcune parti avrebbero potuto essere più corte e altre, invece, meritavano un maggiore approfondimento. Trovo che l’autrice abbia creato eccessiva confusione introducendo troppe “fazioni” (il Dipartimento, la Periferia, le città esperimento queste ultime, per altro, sfruttate malissimo, senza contare che mi sarebbe piaciuto vedere in azione anche il fantomatico governo che, in teoria esiste ma, in pratica, non si vede mai). Per quanto riguarda i personaggi: Tobias mi ha un pò deluso, ho apprezzato la coerenza del personaggio di Tris e anche il personaggio di Christina che, forse, avrebbe meritato più spazio. Tobias mi ha irritata in più di un’occasione ma rimane lo stesso un buon personaggio molto ben analizzato.

Cosa ne pensi? Lasciaci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

8 Comments
  • Roberta
    27 Dicembre, 2014

    E’ possibile che io ancora piango per la fine?Cioè la Roth mi ha spezzato il cuore…non mi aspettavo che finisse così,di sicuro ha avuto molto coraggio.
    Per il libro alla fine si mi è piaciuto,ma allo stesso tempo anche deluso,mi aspettavo di meglio.

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo
      28 Dicembre, 2014

      Roberta anche io ci sono rimasta …. di stucco! Concordo con te che in parte sono rimasta delusa dal romanzo però il finale mi ha colpito molto.

  • Marika Vangone
    5 Giugno, 2015

    Ammetto di non essermi ancora ripresa per il finale. Io proprio ho sperato fino alla fine di aver letto male. Però la saga in é stata una bellissima avventura.

  • Giada
    16 Luglio, 2015

    Ho finito di leggere Allegiant da qualche giorno e… sinceramente sono rimasta un po’ delusa! sia perché la Roth ha deciso di uccidere Tris (c’era bisogno?) e sia perché la storia è un po’ ingarbugliata come hai detto tu e sì scorrevole ma sinceramente preferisco i primi due libri… quest’ultimo è stato un po’ piatto per i miei gusti, forse perché la situazione era quella che era, giustamente, il tono non era dei migliori… ma non so, mi aspettavo un finale diverso! per non parlare di Insurgent il film… oddio, stendiamo un velo pietoso! peggio di così non si può…

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    16 Luglio, 2015

    Giada, ho trovato molto coraggiosa l’idea di far morire Tris però… c’era bisogno di ingarbugliare così la storia? Tra il Dipartimento, la Periferia e tutto il resto… ha messo troppa carne sul fuoco.

    Anche io preferisco i primi due romanzi.

    • Giada
      20 Luglio, 2015

      La penso esattamente come te! ç__ç infatti parlando anche con i miei amici che l’hanno letto hanno pensato la stessa cosa, cioè niente di che… “Four” è nella mia wishlist, ma non so se leggerlo o no… mi è passata un po’ la voglia! tu l’hai letto?

  • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
    strega del crepuscolo (Chiari)
    7 Agosto, 2015

    Ciao Giada

    No, onestamente non so cosa Four possa aggiungere alla storia. Vedere Tobias che va avanti, magari con un’altra ragazza, onestamente mi mette tristezza.
    D’altro canto leggere di lui che soffre per Tris…. ç_ç

    Nel complesso non vedo cosa potrebbe aggiungere alla storia.

  • Sara
    17 Agosto, 2015

    Leggendo la tua recensione mi sono rimessa a piangere…fino all’ultima pagina speravo che non fosse vero, che Tris non so come si risvegliasse, e invece… A te complimenti, libro analizzato molto bene, anch’io ho trovato alcune parti inutili, probabilmente solo per allungare il libro.

Tags